Massimo Marchesotti

Massimo Marchesotti

Nasce a Milano il 1 giugno 1935. Entra giovanissimo nella Cantoria Musicale del Duomo di Milano. Si diploma presso il Conservatorio di Musica di Milano e nel 1955 entra nel Coro ANA di Milano iniziando un'attività musicale nell'ambito della coralità mai conclusa. Diventa direttore del coro nel 1973. Muore nel dicembre del 2019.

Etnomusicologo.
Raccoglitore sul campo di documenti sonori, partecipa con proprie relazioni sulla musica popolare a simposi organizzati da università, associazioni pubbliche e private.

Viene invitato come componente in giuria nei più importanti concorsi di musica corale sia in Italia che all'estero. Si dedica con insigni musicisti, tra i quali: Bruno Bettinelli, Luciano Chailly, Bruno Zanolini, Piero Soffici e Giovanni Veneri alla trascrizione di testi musicali popolari e alla composizione di brani inediti. Recupera canzoni popolari regionali di enorme interesse storico e pressoché sconosciute contribuendo, in tal modo, a mantenere in vita un documento musicale e poetico di enorme rilievo, non tralasciando di prestare attenzione al repertorio del proprio coro, costituito non solo da canti alpini e militari, ma teso al recupero e alla divulgazione di una cultura musicale di tipo popolare.

Pubblica testi sul rapporto tra musica e coralità, svolge attività gratuita di carattere didattico musicale verso i giovani che desiderano dedicarsi alla musica corale, collabora alla realizzazione di film e di documenti sonori e di volumi dedicati agli alpini e alla montagna. Si dedica alla raccolta di documenti sonori ormai storici, spartiti musicali, volumi sui rapporti legati alla vita lavorativa dell'uomo con la musica, sulla storia degli alpini. Documenti che mette a disposizione di coloro che desiderano informazioni sulla musica popolare e sulle sue origini poetico letterarie.

Nel 1980 cura il volume Come Canta La Montagna contenente gran parte del repertorio musicale del Coro ANA di Milano e illustrato da valenti pittori. Il volume pubblicato con i tipi Beatrice D'Este-Ricordi viene presentato a Palazzo Marino dal Sindaco di Milano Carlo Tognoli. Organizza in collaborazione con l'archivio storico della Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano la mostra iconografica e documentaria dal titolo La montagna, gli alpini, i canti e le immagini, una raccolta di documenti inediti, fotografie e oggetti dei militari della Prima Guerra Mondiale, le prime divise degli alpini, incisioni discografiche, partiture inedite (La Montanara), lettere dal fronte. La mostra aperta per tre settimane fu visitata da migliaia di persone.

In occasione della 65° Adunata Nazionale degli Alpini svoltasi a Milano nel 1992 gli viene richiesto di occuparsi della parte culturale dell'evento. Invita quindi i più prestigiosi cori italiani ad esibirsi, già da alcuni mesi prima dell'Adunata, presso l'Aula Magna dell'Università Cattolica di Milano e organizza la prima rassegna di cinematografia alpina dal titolo Gli alpini in bianco e nero che si svolse al cinema De Amicis, messo a disposizione dal Comune di Milano.

La rassegna ebbe inizio con la proiezione del film Maciste Alpino del 1916. Proseguì quindi con Scarpe al sole di Paolo Monelli del 1935, Piccolo Alpino, I trecento della Settima del 1942 e Il piave mormorò del 1946. Nel 1995 gli viene assegnato il premio La Bollente della città di Acqui Terme per lo studio, la ricerca, il costante impegno svolti a favore del canto popolare e della sua divulgazione.

Nel mese di novembre del 1999 in occasione del cinquantesimo anno di fondazione del Coro ANA cura e presenta a Palazzo Marino in Sala Alessi il volume La Montagna InCantata. In questo volume sono raccolte le testimonianze di Monsignor Gianfranco Ravasi, del M. Bruno Bettinelli, di Roberto Leydi, dello scrittore Luigi Santucci, del giornalista Gaetano Afeltra, di Franco Cologni e dello scrittore Nuto Revelli. Nel 2002 gli viene assegnato il premio Mario Fontanesi di Toano quale riconoscimento per lo straordinario impegno che ha profuso nella valorizzazione del canto popolare.

Ha realizzato concerti con la partecipazione di attori come: Ivana Monti, Ottavia Piccolo, Marisa Fabbri, Francesca Inaudi, Massimo Poggio. Ha messo in scena con la regia di Marco Merlini del Piccolo Teatro di Milano, con l'attore Michele Bottini e con la partecipazione del Piccolo Coro Studio, formazione ridotta del Coro ANA di Milano, uno spettacolo teatrale dal titolo La notte che il nulla inghiottì la terra, racconto che ripercorre l'eroica resistenza dell'Armir in terra di Russia e la tragica fine di oltre centomila uomini.

Benemerito.
Nel dicembre del 2005 riceve l'Attestato di Benemerenza Civica del Comune di Milano.

Nel 2008 organizza una tournèe del coro che terrà un concerto a Sidney ed in altre città australiane. Nello stesso anno, in occasione del 90° Anniversario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale, allestisce un concerto per Coro ANA di Milano e Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi al Teatro degli Arcimboldi. Concerto che verrà ripetuto nel 2009 nel Duomo di Milano in occasione della beatificazione di don Carlo Gnocchi. Nel 2010 in occasione dell'Anniversario di Fondazione del Coro (1949-2009) organizza un grande spettacolo musicale al Teatro degli Arcimboldi di Milano.

Pittore.
Pittore di professione ha tenuto mostre in Italia e all'estero ed è stato invitato alle principali manifestazioni d'arte nazionali e internazionali.
Teatro alla Scala di Milano.
Il 3 maggio 2019, in occasione della 92a Adunata Nazionale degli Alpini a Milano, dirige il Coro ANA di Milano nel più prestigioso dei teatri, in un concerto straordinario e totalmente inedito nella storia del teatro meneghino.

Ci lascia nel dicembre del 2019. L'eredità in termini umani, artistici e musicali è pressochè incalcolabile. Uno dei più grandi maestri del canto corale, degli alpini e popolare.


Altri maestri del coro

Alla direzione del Coro ANA di Milano negli anni si sono succeduti.

  • dal 1949 al 1951: Licio Faleschini.
  • dal 1951 al 1953: Vincenzo "Enzo" Carniel.
  • dal 1953 al 1955: Flaminio Gervasi.
  • dal 1955 al 1956: Enrico Sarno, Mario Ponticelli, Piero Andreose, Luigi Giudici.
  • dal 1956 al 1973: Cesare Brescianini.
  • dal 1973 al 2019: Massimo Marchesotti
  • dal 2019: Ivan Fozzer