Testo
Un pesco sul sentiero stà:
protende i rami in fiore,
d'amor qui diede in pegno a me
l'amata un anellino d'or:
e mi giurò sua fede,
stille di pianto poi versò:
addio, addio mio dolce amor,
niun altro avrà il mio cuore.
Un pesco sul sentiero stà:
le foglie trascoloran,
la vidi dopo un anno sol:
spergiura ormai tradivami;
l'anello si spezzava:
per monti e valli andar io vò,
da buon lanzichenecco
cercando un altro amore.
Un pesco sul sentiero stà:
ha i rami inariditi,
buon camerata ascoltami:
al morto ceppo allacciami,
qui chiudo il mio cammino;
me pur col pesco ucciso
ha già di quell'incantatrice
l'avvelenato pianto.
Descrizione
Versione ritmica italiana di L.Pigarelli. Il canto fu raccolto da Antonio Pedrotti che, nel 1953 all'Alpe di Siusi, lo udì dalla viva voce del pittore meranese F.Lenhart. Questi l'aveva imparato a sua volta nelle trincee della Volinia durante la sua prima guerra mondiale. La melodia, con il suo incedere di marcia sostenuta da Lanzichenecco, ha un taglio ed uno svolgimento schumanniano che ricorda i Zwei grenadieren.