Testo
Ai primi di novembre
nessun se l'aspettava
la cartolina bianca
mi tocca di partir.
Motorizzati a piè
la piuma sul cappel
lo zaino affardellato
l'alpin l'è sempre quel.
E partiremo allor
con la tristezza in cuor
lasciando la morosa
con gli altri a far l'amor.
E vegnirà quel dì
che canterem così:
finita l'è la naja
a casa a ritornar.
Descrizione
Entrato ormai nel repertorio degli alpini il canto pare derivi da una canzonetta in voga all'epoca della guerra di Abissinia del 1887-88, ridivenuta popolare nel secondo conflitto mondiale col titolo "In Grecia destinati". Canzone emblematica degli alpini è un'immagine descrittiva di umiltà e sacrificio già chiarissima nella metafora del titolo. Con la semplicità del testo, ci dice quanto sia labile e precaria la sorte, anche per uomini come questi, ricchi di umanità e di carattere. Così, i vari stati d'animo contraddittori come la lontananza, i ricordi, l'aleatorietà della fortuna, le delusioni, la speranza della vita, del ritorno a casa, si accavallano tumultuosi.