Monte Canino

Elaborazione di Giovanni Veneri

Canto degli Alpini del 1915
Musica e Parole di Autore Ignoto



Testo

Non ti ricordi quel mese d'aprile
quel lungo treno che andava al confine
che trasportavano migliaia degli alpini.
Su, su correte è l'ora di partir.

Dopo tre giorni di strada ferrata
ed altri due di lungo cammino
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar.

Non più coperte, lenzuola, cuscini
non più il sapore dei caldi tuoi baci
solo si sentono gli uccelli rapaci
fra la tormenta e il rombo del cannon.

Se avete fame guardate lontano
se avete sete la tazza alla mano
se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.

Descrizione

Fra i "classici" dell'epopea alpina è questo uno fra gli esempi più suggestivi, più carichi di forza rievocativa, sin dalle prime battute, in una perfetta simbiosi di testo e melodia. Un brano che ha fatto dire ai fratelli Pedrotti (primi a editarlo in forma corale): "Ogni grande musicista firmerebbe volentieri questo ignoto testo musicale nato nelle trincee. Un esempio classico che smentisce coloro che vorrebbero negare un valore musicale al canto popolare". Nessuno saprà mai dirci quale autentico genio l'abbia creata, e questo la rende ancora più grande.