Musica e Parole di Giovanni Veneri
Testo
Su le nude rocce e i perenni ghiacciai,
armati come siamo di fede e d'amore,
ti preghiam Signore: proteggi le mamme,
proteggi le spose i figli e i fratelli.
E rendici forti contro ogni minaccia,
portando la pace, fermando la guerra.
Salvaci dal gelo, tormente e valanghe,
crepacci insidiosi e l'ombra del terrore.
Tu Madre di Dio conosci le speranze
dei vivi e dei caduti: proteggi la Patria,
la nostra civiltà e la nostra bandiera;
proteggi gli alpini, i gruppi e i battaglion.
Descrizione
Il Coro ANA Milano in oltre sessant’anni di attività artistica ha devoluto gran parte del proprio tragitto cantato ritagliandosi, nell’ambito della coralità nostrana, un ruolo autonomo e stilistico che andava originariamente dai canti degli alpini; mai abbandonati, ai cosiddetti canti della montagna e, oggi, a rivisitazioni di vecchie arie popolari quasi del tutto scomparse. Abbiamo ascoltato in tanti anni di coro molti complessi corali, alpini e non. Quasi mai abbiamo trovato nei programmi dei concerti "La preghiera dell’alpino". La difficoltà di coniugare quel testo alla musica ha messo in soggezione molti musicisti. La mano creativa di Giovanni Veneri è intervenuta reinventando il testo senza stravolgerlo, lasciando integra la capacità di suscitare emozioni, dentro una musica specifica priva di fronzoli e mai descrittiva, sintetizzando invece le parti corali con soluzioni armoniche di straordinario equilibrio musicale. La motivazione che ci ha spinto ad includere nel repertorio questa “Preghiera” sono molte. A questo aggiungiamo che per la lunga autonomia artistica del Coro ANA di Milano, per la straordinaria sensibilità dei coristi, non abbiamo voluto rinunciare a questo straordinario canto.