Koline

Elaborazione di Luigi Pigarelli

Canto Popolare 
Provenienza: Boemia



Testo

Kolìne, Kolìne,
verde asilo al nostro amor.
Là la mia fanciulla,
la mia Naninka bella,
mi spilla e mesce il dolce vin.

Voglio versare in te
l'estasi che ascosa ho in cor,
sol per noi segreta,
innamorati e lieti,
quell'estasi serbar saprem.

Vieni, gentil garzon vien,
t'assidi accanto a me
vò versarti ancora il nettare vermiglio
che il cielo ti farà sognar.

Naninka mia verrò,
a spillar dal nostro amor
lo zampillo ardente, passion,
tormento e gioia,
che ebbrezza immensa a noi darà.

Descrizione

Kolin è una città nella Boemia Centrale poco distante da Praga. Nella versione originale della canzone un giovane si rivolge alla città:
"Kolin, Kolin, stai in una bella pianura. Ci lavora in trattoria la mia Nanynka bella. L'innamorato si è seduto al tavolino e si è fatto versare del vino. Io non sono venuto Nanynka per bere il vino, io vengo per amarti". Traducendo letteralmente il canto, il linguaggio della canzone risulta abbastanza enfatico, mentre nelle rime ingenue della traduzione operata da Luigi Pigarelli e dentro il tessuto armonico emerge con accenti nostalgici il tenero gioco dei due innamorati.