Provenienza: Lombardia
Testo
En co de l'era gh'è un camì che föma
l'amor del mio ben che 'l si consöma
él si consöma a poco a poco
come la legna erda 'nsöma al fuoco.
En co de l'era gh'è una piantilina
con sö tre pomilì e una marina
En co de l'era gh'è una piantilina
e töc i ramilì i cciama Gioani
O Gioani o Gioani
donim la bona 'ndada
la òsta gamba l'if amò malada
Se me maride
volio tö giü grando
che 'l me farà ombria
in meso al campo
Se me maride
volio tö giü bello
no öi vardà ne 'l rich
ne 'l poverello.
Descrizione
Questo canto proviene da Cigole, piccolo paese della bassa pianura bresciana, in cui con il titolo O mio ben vengono designati strambotti
usati come ninna-nanna. Va tenuto presente che la ninna-nanna costituisce, dove è ancora in uso, il primo elemento dell'inculturazione musicale del bambino, che proprio dalla voce della madre apprende il patrimonio comunicativo che appartiene alla sua comunità e alla cultura del suo gruppo. è stato più volte osservato che questo tipo di canto assolve in realtà una duplice funzione: addormentare il bambino e offrire alla madre un'occasione di sfogo. Cogliendo l'occasione della ninna-nanna molto spesso la donna, che in una società di tipo patriarcale non ha altro modo di denunciare la sua situazione se non con il canto, dà sfogo ai suoi sentimenti che, dalla dolcezza,
dalla tenerezza passano facilmente al lamento, ai suoi sogni svaniti, alle sue frustrazioni.